high frequency trading

In un mondo dove le transazioni finanziarie avvengono alla velocità della luce, il concetto di “volatilità HTF” assume un’importanza cruciale.

Il High Frequency Trading (HFT) rappresenta l’apice dell’automazione nel settore finanziario, un paradigma che ha ridefinito il concetto di rapidità nelle transazioni borsistiche. Attraverso l’utilizzo di algoritmi sofisticati, l’HFT sfrutta la velocità supersonica per eseguire operazioni in frazioni di secondo, spesso con l’obiettivo di capitalizzare su minime variazioni di prezzo​​. Questa modalità operativa di trading, potenziata dal progresso tecnologico e dall’innovazione finanziaria, ha permeato i mercati moderni, trasformando l’acquisizione e l’elaborazione delle informazioni di mercato in un processo quasi istantaneo​2​.

Tuttavia, il massiccio utilizzo delle strategie HFT non è privo di dibattito, essendo spesso associato a condizioni di estrema volatilità sui mercati. Tale volatilità è vista da alcuni come un elemento di complessità eccessiva, che potrebbe sfavorire gli investitori tradizionali incapaci di operare alla stessa velocità dei trader ad alta frequenza​3​. Studi hanno osservato che, sebbene in condizioni di mercato stabili l’High Frequency Trading possa essere correlato a una diminuzione della volatilità dei prezzi delle azioni, i critici sostengono che possa limitare l’efficienza e generare una volatilità incrementata, soprattutto durante periodi di crisi intraday​.

High Frequency Trading HFT

Comprendere la Volatilità nell’HFT

Le strategie di HFT sono responsabili di una parte significativa del volume di transazioni in certi mercati borsistici, talvolta oltre il 70%. Tra le problematiche associate, vi è la proliferazione di transazioni improduttive, che possono originare condizioni di estrema volatilità e complessità del mercato. Queste condizioni sono spesso poco chiare agli operatori convenzionali e possono essere sfruttate in mala fede per destabilizzare i mercati​1​.

Inoltre, gli ordini HFT sono spesso del tipo “immediate-or-cancel”, usati per testare le condizioni di mercato. La maggior parte di questi ordini non conduce a transazioni reali, e al termine della giornata borsistica, di solito non rimangono posizioni di investimento significative​​.

Un’analisi approfondita sugli effetti della volatilità HFT sui mercati finanziari mostra che queste strategie influenzano la liquidità di mercato e la volatilità dei prezzi, oltre a incidere sull’efficienza dei mercati finanziari. Nonostante ciò, l’High Frequency Tradingè anche oggetto di critiche e preoccupazioni, come i rischi sistemici associati e la necessità di affrontare le sfide che esso presenta​​.

Misure di Mitigazione dei Rischi della Volatilità nell’HFT

Per mitigare i rischi associati alla volatilità nell’HFT (High Frequency Trading), è essenziale sviluppare un piano di gestione del rischio ben strutturato.

E’ essenziale innanzitutto  identificare i rischi finanziari, che richiede una conoscenza approfondita delle variabili economiche in gioco, come le decisioni sui tassi di interesse e le guerre commerciali che influenzano i mercati a livello macro, e i rapporti trimestrali sugli utili che hanno un impatto più mirato​​.

Una volta identificati i rischi, si passa alla loro valutazione. Esistono due tipi di rischi: attivi e passivi. I rischi attivi derivano dalla strategia di trading adottata e possono essere misurati tramite l’Alpha, che indica la performance di un asset rispetto a un benchmark. I rischi passivi, misurati dal Beta, derivano da eventi di mercato esterni e indicano la volatilità di un asset rispetto al mercato di riferimento​1​. Per calcolare Alpha e Beta esistono  formule specifiche che tengono conto del rendimento del portafoglio, del mercato e di un trade privo di rischi​1​.

Secondo Risk.net, un elemento chiave nella gestione del rischio di volatilità HTF è l’uso di strategie di hedging, come quelle basate sul modello di Black e Scholes, che prevedono l’utilizzo di opzioni per replicare una posizione e ridurre il costo di copertura associato alla volatilità realizzata. Si evidenzia inoltre l’importanza dell’analisi dell’esposizione al rischio di variazioni della volatilità (vega) e di un approccio differenziato al delta hedging in base al profilo dell’investitore​.

Regolamentazione e Supervisione dell’HFT

In Europa, e in particolare in Italia, la regolamentazione degli High Frequency Traders (HFT) è stata oggetto di approfondimenti regolamentari con l’introduzione della direttiva MiFID 2. Questa normativa richiede agli operatori HFT, così come ai gestori delle piattaforme di negoziazione, di predisporre adeguati sistemi di controllo interni. Inoltre, gli HFT e i trader che utilizzano algoritmi sono soggetti a numerosi obblighi informativi, con l’obiettivo di garantire trasparenza e equità nei mercati​1​.

In Italia, è stata introdotta anche una specifica tassazione sulle attività di high-frequency trading, nonostante i timori espressi da banche e broker riguardo ai potenziali danni alla liquidità dei mercati nazionali. Questa tassa si applica al trading ad alta velocità di azioni e derivati azionari sui mercati italiani​​.

L’adozione di questi regolamenti e tassazioni riflette la crescente preoccupazione per l’impatto della volatilità HFT sulla stabilità dei mercati finanziari. Nonostante alcuni vedano gli HFT come un contributo alla liquidità e all’efficienza dei prezzi dei mercati, altri mettono in luce come possano incrementare la volatilità e portare a una mancanza di fiducia nel mercato da parte degli investitori, soprattutto a causa della velocità e della complessità delle operazioni che risultano difficili da monitorare per le autorità regolamentari​​.

In un tono più colloquiale, diciamo che gestire la velocità fulminea degli HFT non è una passeggiata per chi deve tenere in ordine i mercati. Le regole sono come dei semafori necessari a evitare incidenti in borsa, e con l’MiFID 2 e la tassa italiana sugli HFT, l’Europa sta cercando di mettere qualche rallentatore in più sulla strada per assicurarsi che nessuno vada troppo fuori dalle righe. E se per alcuni questo potrebbe significare meno guadagni facili, per altri è un modo per mettere tutti gli investitori sulla stessa linea di partenza, riducendo i rischi di una volatilità HFT troppo selvaggia.

Altre Risorse

  1. Studi recenti su volatilità e HFT.
  2. Gestire la volatilità nei portafogli d’investimento

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